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POLIMER CLAY | LA TECNICA DI JULIE PICARELLO


Julie Picarello è una grande artista delle paste polimeriche, da diversi anni osservo i suoi lavori soprattutto tramite Flickr  [ http://www.flickr.com/photos/julie_picarello/with/5295005266/ ]. Si è specializzata nella tecnica mokume gane rendendola propria. Il suo metodo pur essendo nella sostanza molto simile al mokume gane classico ( spiegato in diverse pubblicazioni generali sulle paste sintetiche e in alcuni tutorial sul web ) introduce alcune piccole innovazioni nel metodo e nella tipologia di imprinting che nel risultato finale danno dei pezzi davvero unici.
Prima di tutto c'è una grande ricerca negli strumenti dell'imprinting, che non vengono più soltanto dagli strumenti classicamente utilizzati nella lavorazione delle paste, ma anche da oggetti di uso quotidiano! E così da quando ho letto (divorato in un paio d'ore) il suo fantastico libro non faccio altro che guardarmi intorno, girando per casa e nei più disparati negozi, a caccia di strumenti per quella che sta già diventando la mia personale collezione di attrezzi da "infilzare" nel famoso blocchetto multistrato!!! :P
Il libro offre numerosi spunti per dare inizio alla "caccia" come pure è di notevole aiuto la sezione dedicata allo studio delle palette di colori. Solo trovando le sue parole scritte nere su bianco mi sono ritrovata a riflettere su quanto sia importante l'uso delle giuste palette. Seppur dai miei studi e dall'esperienza (seppur modesta nel settore) questo concetto sarebbe dovuto balzarmi palesemente agli occhi, mi sono resa conto che lo studio di ogni bijoux dovrà essere da ora in poi preceduto assolutamente dallo studio delle giuste palette, non solo accostando i panetti di colori che si accostino bene, ma modificandone la gradazione e cercando i giusti contrasti. Nei miei primi lavori nati dopo lo studio di questo libro sono stata molto influenza dalle palette che lei propone, anche se non le ho seguite alla lettera, non avendo a disposizione i colori indicati. Ovviamente mi sono ispirata anche moltissimo alle sue forme e al suo imprinting, anche qui differendo nella strumentazione.
Il libro include anche una interessante retrospettiva su coloro che hanno utilizzato precedentemente il mokume gane in modo eccellente e sulle origini della tecnica, portandomi a conoscenza di numerosi artisti che meritano ulteriori approfondimenti.
Vado ora a mostrarvi alcuni dei pezzi realizzati, i primi che vedete sono in parte lucidati ed in parte lasciati "nature" perchè li preferivo tali, sono ancora da assemblare (o parzialmente assemblati)aspettando la giusta ispirazione:


Per altri pezzi il processo creativo è stato differente, mentre li modellavo avevo già in mente più o meno il gioiello finito, bracciali e collane:







P.S. il testo è completamente in inglese, io non ho avuto difficoltà di comprensione, ci sono numerose immagini che illustrano benissimo il metodo. L'ho acquistato su Amazon, la provenienza è tedesca, è arrivato in meno di una settimana e non ho avuto nessun problema nè per il pagamento nè per la consegna.

Avevo nel cassetto diversi componenti che non avevo ancora avuto il tempo di assemblare e così
mi sono messa al lavoro.

Alcuni ciondoli hanno trovato posto in dei collier con delle perline fatte da conchiglie e poi ho assemblato delle perle a doppio foro per un altro bracciale dai tasselli molto irregolari, in cui ho sperimentato anche la tecnica della coda di lucertola sempre di Julie Picarello.














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