POLYMER CLAY | GLI STRUMENTI DEL MESTIERE - 1

Da molto tempo avevo intenzione di parlaree degli attrezzi che si usano nella modellazione delle paste polimeriche e di molti altri oggetti utili durante la lavorazione. L'occasione giusta è arrivata riordinando la mia valigetta, alcune cose le lascio quasi sempre al laboratorio perchè ho davvero molto materiale, ma "l'indispensabile" lo porto sempre con me. In laboratorio durante l'inverno lavoro solo nei week end e non potrei stare tutta la settimana senza sperimentare!! Ho scattato un pò di foto e inizierò a mostrarvi il mio "tessssoooro", gli oggetti sono molti, quindi li vedrete in più puntate! Iniziamo:

il mattarello in plexi

il bulino a punte grandi

il bulino a punte piccole

i bulini sono molto utili per allargare i fori delle perline, per creare sfoglie texturizzate con puntini più o meno grandi. per creare i buchini di diverse dimensioni sulla superficie di perle o altri soggetti che poi potranno essere "enfatizzati" con i colori acrilici o ad olio secondo le tecniche apprese dai tutorial di Cristi Friesen, di cui ho diverse pubblicazioni in inglese.

lame da taglierino grande

lama rigida

lama flessibile

lama zig zag

le lame da taglierino sono utili per ripulire le superfici di lavoro e le lastre di vetro su cui cuocio i pezzi, la lama rigida è indispensabile per affettare le murrine (anche se anni fa utilizzavo una comune lametta da rasoio), la lama flessibile è utilissima per dare forme particolari (trialgolo, trapezio bombato ecc.) e la zig zag oltre che per tagliare i bordi si può utlizzare in alcune tecniche tipo il mokume gane.

alcune formine Kemper, porto con me solo le più piccole (in genere sono in set da tre) perchè per abitudine non lavoro molto con le forme grandi, che invece lascio in laboratorio. Si possono utilizzare anche le comuni formine per dolci e in laboratorio ne ho diverse, ma le uso poco proprio per una questione di dimensioni.

il taglierino di precisione,

strumento per la modellazione in plastica,

pennello con punta in gomma.

Il taglierino, oltre ai tagli appunto di precisione, lo utilizzo dal retro della lama per incidere le venature sulle foglie più piccole; lo strumento per la modellazione lo utilizzo per l'imprinting nella tecnica di Julie Picarello di cui ho il libro (prossimamente ho intenzione di fare anche delle brevi recensioni sui libri ); il pennello con la punta in gomma è utilissimo per modellare lì dove la punta del dito è troppo grande ^^ ne ho anche altri (un set acquistato in una delle offerte lidl) ma sono in laboratorio, li fotograferò prossimamente, al momento questo è quello che uso di più.

poi una serie di timbri e texture da cui nn riesco a separarmi !!! :P

la prima serie sono texture shets Staedtler, poi ci sono quelle di Lisa Pavelka flessibili e bordi sempre di Lisa Pavelka ma rigidi. Ci sono i timbri che andrebbero applicati sulle placchette in plexiglas, ma io utilizzo senza, così li posso passare nella macchina della pasta (allo stesso modo delle texture flessibili) e infine due timbri classici di Impronte d'autore e un souvenir di un viaggio con soggetto di Mackintosh. Con i timbri e le texture si possono mettere in atto moltissime tecniche e spesso mi ritrovo a guardarmi intorno per ricavarne anche da oggetti di uso comune!!

Il resto della collezione dei timbri è ovviamente in laboratorio.

 la foglia oro classica e tamisè, le fil tinta unita e multicolre e le foil olografiche.

Con la foglia oro vengono perfetti sfondi craquelè, le foil non le ho sperimate moltissimo, più che altro nei layers della tecnica con il kato liquid,  ma sicuramente le vedrete nelle prossime creazioni!

i brillantini, le microperle e i pinata ink (inchiostri ad alcool), tre elementi che vanno benissimo per arricchire alcune creazioni combinati col kato liquid.

E con questi è finita la prima puntata!! Sto sistemando le foto per proseguire, spero sia utile per chi lavora con le paste polimeriche e aspetto le vostre domande, se ne avete,sull'utilizzo di questi oggetti.