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POLYMER CLAY | NOTIZIE GENERALI

Ho raccolto un pò di informazioni sul web, su libri e riviste ed ho pensato di riassumere qui quello che mi sembrava fondamentale da dire, salvo poi scendere in dettaglio su ognuno dei capitoli trattati con successivi approfondimenti.
COMPOSIZIONE
Le paste sintetiche sono paste modellabili a base di PVC (polivinilcloruro) e sono completamente atossiche. Sono formate mescolando il polimero, un plastificante, un riempitivo e dei coloranti.

STORIA
Le paste sintetiche sono quindi un materiale di sintesi, malgrado molti le chiamino argille polimeriche hanno maggiori affinità con la bakelite piuttosto che con l'argilla. La bakelite fu creata nel 1907 e prende il nome dal chimico Leo Baekeland, suo creatore. Fu solo verso il 1930 che si riuscì a creare un materiale modellabile che, a differenza della bakelite, una volta permanentemente indurito non era più sensibile al calore e quindi suscettibile di indesiderati cambiamenti. All'inizio degli anni '60 il Fimo venne commercializzato come prodotto per bambini o per modellisti.

All'offerta di Fimo vennero affiancate quella del Cernit (Fimo e Cernit sono le due più diffuse in Italia) dello Sculpey, del Premo, del Kato, del Modello e di molte altre marche. Ciascuna di queste marche ha caratteristiche proprie, tutte richiedono le medesime operazioni per essere lavorabili e tutte richiedano l'indurimento in forno, ma alcune sono più adatte di altre per certe lavorazioni e tecniche particolari.
Durante gli anni 80 e 90 molti artisti di talento di tutto il mondo lo hanno scoperto e lo hanno rapidamente elevato al rango di materiale artistico a tutti gli effetti .Si è così evoluto abbracciando ogni forma di artigianato artistico: dai gioielli alle miniature, dalla decorazione della casa alle creazioni di bambole, e così via.

PROPRIETA'
Hanno l’aspetto e la consistenza della classica plastilina che usano i bambini, ma a differenza della plastilina queste paste sono appunto "termoindurenti": con il calore si solidificano cioè dopo la cottura.

Hanno diversi pregi: non seccano all’aria (dovrebbero però essere conservate in un luogo fresco) si conservano per un tempo lunghissimo (parliamo di anni), resistono benissimo all’acqua e all’umidità essendo idrorepellenti, sono già colorate (ne esiste una vastissima gamma di colori ) e si trovano in diverse finiture (opaca, traslucida, perlata, metallizzata). I diversi colori e i diversi tipi di paste sono tutti combinabili tra loro , è in commercio inoltre la versione liquid su alcuni marchi.

Le paste sintetica si possono inoltre colorare con i colori acrilici all'acqua, con i colori a olio e con i pigmenti, sia in superficie una volta cotte che a crudo mescolando i colori alla pasta.

LAVORAZIONE
Poichè le paste modellabili tendono a sporcarsi facilmente è importante che il piano di lavoro, gli attrezzi e le mani siano perfettamente puliti, non indossare abiti scuri o che rilasciano fibre. Alcuni colori di paste macchiano le mani più di altri, si possono usare dei fazzolettini bagnati quando si passa da un colore ad un altro, oppure lavorare con dei guanti in lattice usa e getta.
Per rendere morbide le paste sintetiche bisogna lavorarlo con le mani poichè con il calore delle mani si ammorbidisce e diventa modellabile. Per aiutarsi in questo si possono aggiungere alcune gocce di olio comune o si può scaldare un pò di materiale sotto una lampada perchè il calore, quando non eccessivo, ammorbidisce le paste, mentre superata una certa temperatura le indurisce.
Esiste in commercio un prodotto della ditta che fa il Fimo, che si chiama MixQuick. E' un panetto bianco più grande di quelli dei normali colori Fimo. Questo materiale (che è abbastanza morbido) si aggiunge alle paste modellabili quando sono troppo dure, ed aiuta a renderle più malleabili senza influire sul colore. La ditta Sculpey produce invece lo sculpey diluent che ha pressochè la stessa funzione ma è in verione liquida.
Un altro metodo per ammorbidire le paste è usare un vecchio tritatutto (che non si userà mai più per il cibo ), soprattutto quando si devono lavorare grandi quantità di Fimo, magari mescolando più colori. Le lame del tritatutto spezzettano il fimo in piccolissime palline, riscaldandolo leggermente così che dopo impastarlo è cosa da niente. Gli unici accorgimenti, abbastanza ovvi, sono di mettere il Fimo rotto a pezzetti, mai un blocco unico; di non tritare troppo a lungo per evitare surriscaldamenti; e di pulire sempre molto bene la ciotola per evitare di sporcare il colore successivo.
Al contrario se la pasta è troppo morbida la si può rendere più compatta pressando un panetto tra due comuni fogli di carta e lasciandolo così tutta la notte. Il plastificante si trasferirà dalla pasta alla carta.

Per stendere una sfoglia molto sottile si può utilizzare il mattarello acrilico o la macchine stendipasta e per renderlo meno appiccicoso o per non farlo attaccare agli stampi si può utilizzare il borotalco.

Tra gli attrezzi essenziali per ottenere un taglio perfetto c'è la lametta da barba americana, più rigida rispetto a quelle nostrane, le lame apposite per le paste modellabili, il coltellino di precisione, tagliabiscotti, stampini e perforatori sagomati .
Una volta cotte le paste possono essere facilmente incise, tagliate, segate, limate o forate, se ancora calde sono più facili da tagliare.

COTTURA
Le paste sintetiche non sono tossiche, tuttavia è preferibile non metterle a contatto con gli alimenti soprattutto da crude e lavarsi con cura le mani. I loro fumi sono tossici solo se bruciano ed è bene areare i locali dopo la cottura .

Si cuociono in un normale forno elettrico da cucina preriscaldato ad una temperatura compresa tra 100°C e 120°C (fino ad un massimo di 130°C) per 20/30 minuti per farle indurire e durare nel tempo, a seconda della grandezza e dello spessore degli oggetti. Più si sale con la temperatura, più solidi saranno i legami tra e molecole, più resistente sarà l'oggetto.

Si consiglia di comprare un piccolo fornetto solo per la cottura delle paste sintetiche perchè nell'eventualità che brucino potrebbero rilasciare dei fumi nocivi. Spesso i termostati dei forni non sono precisi, per essere sicuri della temperatura si può fare un test: mettere un foglio di carta bianco nella metà del forno. Se il foglio dopo 30 minuti è ancora bianco o leggermente avorio sui bordi (confrontare con un altro foglio il colore perchè il cambiamento è minimo ) vuol dire che il forno non ha superato i 130 °C. Se il foglio scurisce bisogna abbassare la temperatura. In alternativa ci si può munire di un termometro da forno.

Se si usa il forno di casa in cui dopo si cucina è opportuno mettere gli oggetti dentro ad un contenitore in metallo o pirex da utilizzare solo a tale scopo e coprirlo per tutto il tempo della cottura. I supporti migliori su cui cuocere sono il vetro ( si può utilizzare anche un vetro di una cornice a giorno) e le piastrelle in ceramica. Si può anche mettere un foglio di carta da cucina piegato in 4 sotto all'oggetto, così il pezzo da cuocere appoggia su un fondo morbido e non si formano delle indesiderate zone appiattite e lucide nel punto in cui il pezzo è poggiato.

Le paste modellabili assolutamente non vanno mai cotte in microonde è sconsigliato anche il forno a gas perchè non è garantita la costanza e la distribuzione della temperatura, l'ideale è il forno elettrico ventilato.

Per evitare che piccoli oggetti in fase di cottura diventino lucidi nella parte a contatto con la teglia del forno, si può cospargere lievemente la superficie con borotalco. Il talco mantiene staccata la pasta dalla superficie ed inoltre (è uno dei componenti del materiale) crea nella superficie una zona meno soggetta alla deformazione perché ha una percentuale maggiore di carbonato di calcio. Se dopo cotto quel lato avesse un velo bianco basta passare un panno umido e tutto va via.

Dopo la cottura possono verificarsi alcuni inconvenienti : se la pasta si sbriciola quando si prova a tagliarla non è sufficientemente cotta, se troppo cotta invece annerisce e diventa più lucida e gommosa.

Nel caso di modellazione di soggetti complessi si possono cuocere le parti in differenti fasi; man mano che si va avanti con la modellazione, infatti, si può cuocere il pezzo così che poi è molto più facile aggiungere dettagli sul pezzo ormai indurito atrimenti, ci può essere il rischio che più si manipolano i pezzi e più la pasta si scalda e si deforma. Per rendere resistente il punto d'unione tra la pasta cruda e quella già cotta si dovrebbero attendere 24 ore prima di infornare in modo che il solvente presente nella pasta cruda penetri in quella cotta formando dei legami, in alternativa si può mettere una goccia di liquid tra le parti.

CONSERVAZIONE
Contenendo un plastificante, possono sciogliere la plastica, quindi occorre prestare attenzione a dove si ripongono, l'ideale quando sono crude è conservarle avvolgendole con la carta stagnola o con la carta da forno e/o tenendole in contenitori di vetro.
VERNICIATURA
Per quanto riguarda la vernice di finitura sono assolutamente da consigliare quelle delle stesse ditte che producono le paste, in quanto con queste vernici si ha garanzia di non avere spiacevoli inconvenienti in futuro. Con altre vernici e flatting c'è il rischio che non asciughino lasciando gli oggetti appiccicosi, oppure che asciughino in un primo tempo ma che successivamente facciano reazione con la pasta e tornino ad essere appiccicosi.

TIPI DI PASTE
Fimo: Nella versione Classic la pasta ha una consistenza relativamente dura da plasmare, permettendo lavori più fini e precisi. La versione Soft è di consistenza più morbida, e con questo più facilmente lavorabile. Mescolandoli si ottiene una consistenza intermedia. I panetti Fimo Classic e Soft si presentano nelle misure standard 55x55x15mm. Ogni versione ha 24 colori base. Nella versione Fimo Soft sono in vendita altri 24 colori speciali nella serie trasparente, fosforescente, pietra e metallizzato.mIl Fimo Liquid è in forma di gel, completamente trasparente, prodotto estremamente versatile che consente innumerevoli applicazioni. http://www.fimo.com/
Cernit: E’ disponibile nelle versioni Cernit Number One (dalla lucentezza di porcellana), Cernit Glamour (perlato e in colori metallici), Cernit Neon Light (fluorescente) ed anche Cernit Nature's Colors. Quando è tiepido non è perfettamente rigido, rimane leggermente flessibile. http://www.cernit.it/
Sculpey: si utilizza soprattutto per le sculture, indurisce sempre al forno. Una volta cotto può essere facilmente colorato con colori acrilici o scolpito ulteriormente. Sculpey presenta tanti "sottoprodotti" adatti alle farie esigenze delgi artisti: Sculpey III, Super Flex Bake & Bend, Ultra Light, Super Sculpey. http://www.sculpey.com/
Premo: si presenta con 32 colori, è molto flessibile, ma non "molle" quindi molto adatto anche per lavori di fino e la tecnica "millefiori". Anche dopo la cottura mantiene una certa flessibilità. Una sua peculiarità sono i colori metallici, che sono i più indicati per la tecnica del "Mica Shift". Altri punti di forza di questa pasta modellabile sono i suoi colori transparent che donano una maggiore brillantezza e luminosità rispetto ad altre paste.http://www.sculpey.com/
Kato Clay: Creato da una grande artista per gli artisti. Donna Kato ha realizzato 17 colori, inclusi i metalizzati e trasparenti, più il Kato Liquid. Non sbricciola e anche dopo lunga lavorazione non diventa molle e non appiccica. E’ molto utilizzato dagli artisti del gioiello è il più indicato per la tecnica “millefiori” perché conserva una buona divisione di colore nel disegno. Permette di raggiungere finezza di modellato con grande versatilità di impiego. http://www.katopolyclay.com/
Prosculpt :si utilizza per la realizzazione di sculture, miniature, bambole e oggetti vari. E'di colore simile all'incarnato dei volti , è in commercio in diverse tonalità e diversi formati. Può essere cotta in più tempi e non lascia segni di giunture, è miscelabile con altre paste sintetiche. http://www.artdolls.com/
FONTI - BIBLIOGRAFIA
Nota: diversi anni dopo aver scritto questo articolo, che fu uno dei primi sul mio primo blog dedicato alle paste polimeriche (prima del 2008 quando ho trasferito tutto qui) ho realizzato un video per il mio canale youtube sullo stesso argomento, visto che ricevo molte domande sul tema. Le informazioni di questo post sono dunque riviste ed aggiornate nel video :





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